Un’opera lirica e molto di più per la terza edizione di Regeneration Opera, il progetto di AMAT in collaborazione con i Teatri di Siena, la Fondazione Antico Spedale Santa Maria della Scala, Opera Laboratori, Sillabe, Canale Tre Toscana.
Lo spettacolo è parte di Siena in Opera, il cartellone di teatro in musica e opera lirica voluto fortemente dal Direttore dei Teatri di Siena Vincenzo Bocciarelli per rendere completa l’offerta della Stagione e richiamare le atmosfere dei grandi teatri lirici italiani, non rinunciando a innovazione e originalità, per un teatro accessibile a tutti.
Suor Angelica è, come consuetudine di AMAT, un allestimento fuori da ogni schema, risultato di un intenso lavoro e prosecuzione di quello iniziato con Gianni Schicchi nel 2022.
Un prequel inedito in forma di racconto epistolare e graphic-novel introduce l’esecuzione dell’opera, per sottolinearne l’eccezionale modernità del lavoro di Puccini e per avvicinare il pubblico a una vicenda che potrebbe sembrare lontana dalla sensibilità di oggi. L’operazione culturale eseguita da AMAT insieme al regista e drammaturgo Sergio Basile restituisce una messa in scena che scava nella storia e nell’immaginario novecentesco e che allo stesso tempo rende la vicenda assai attuale.
Partendo dalla documentazione relativa ai “fantomatici” epistolari di Puccini con il librettista Giovacchino Forzano, il prequel, partendo da alcuni fatti di cronaca coevi, illustra l’antefatto dell’opera, in una ricostruzione dove il vero, il probabile e il verosimile si fondono in una vicenda ricca di fascino e di storia. Chi è veramente suor Angelica? Qual era il suo vero nome e soprattutto quale storia l’ha portata fino a quel convento dove troverà la morte?
Le tavole illustrate da Spartaco Ripa accompagnano il racconto epistolare, la cui ricostruzione è stata curata dalla Classe V E del Liceo Galileo Galilei di Siena e che a breve diventerà anche un podcast.
A seguire l’atto unico di Puccini, che si apre sul fragore delle bombe di una guerra, la Prima Guerra Mondiale, durante un’offensiva austriaca. Maggio 1917, Monastero di Asiago: in questa concitata quotidianità, in un giorno come tanti, si consuma l’intero dramma della protagonista (interpretata da Cristina Rosa), che la musica di Puccini racconta con straordinaria intensità e raffinatezza.
Uno spettacolo consigliato a tutti, non solo agli amanti dell’opera, eseguito in un sol fiato; un’unica grande azione scenica, che converge inesorabilmente verso l’epilogo, con un grande colpo di scena sul finale.
L’orchestra è quella di AMAT, diretta da Concetta Anastasi. Oltre ai ragazzi del Liceo Galilei, hanno collaborato all’allestimento gli allievi della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, alcune classi dell’Istituto Roncalli di Poggibonsi e del Liceo Musicale Piccolomini di Siena.
Con la partecipazione dell’Unione Corale Senese “Ettore Bastianini”.