Un dirompente “Gianni Schicchi” chiude la rassegna Regeneration Opera
Ultimo appuntamento con la rassegna lirico sinfonica proposta da Amat “Regeneration Opera”. Sul palco del teatro dei Rinnovati martedì 6 dicembre alle ore 21 “Gianni Schicchi”, regia di Sergio Basile.
Un’opera dirompente, direttamente rivolta ai giovani, un allestimento che infrange ogni tipo di schema tradizionale, che si ispira al mondo del fumetto e alle storie più seguite delle serie Netflix, ma soprattutto al grande maestro Dante e alla sua Commedia. La forza della musica pucciniana è il trampolino per catapultare la vicenda in un contesto distopico e straniante, un mondo “sottosopra”, chiave per una lettura inedita e provocatoria dei grandi temi dell’esistenza umana.
Un’opera comica Chi conosce il libretto sa che Gianni Schicchi è un’opera comica, che narra le vicende di una famiglia fiorentina alle prese con la dipartita di un ricco congiunto, Buoso Donati, e del suo “scomodo” testamento. Gag comiche e colpi di scena incalzano in una drammaturgia fitta e senza interruzioni, dove musica e testi si fondono insieme con straordinaria efficacia. Ma chi assisterà allo spettacolo il 6 dicembre si troverà davanti questo e anche molto di più. L’idea registica e drammaturgica che sta dietro all’allestimento infatti costituisce una novità assoluta.
“Questa regia del Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, che viene ambientata in un Inferno raffigurato come un grande Ospedale dove si è dolorosamente curati per non guarire mai – spiega il regista Sergio Basile – parte dalla considerazione, largamente condivisa che nell’Inferno, a differenza delle successive Cantiche, la “musica” sia assente”.
“La cifra dell’Inferno, dunque, è il caos originato dalla distruzione dei rapporti di armonia che regolano l’universo e che sono sinonimo di bene e di bellezza – conclude Basile – e ne consegue che, poiché la musica è essenzialmente manifestazione di ordine, nell’universo del caos essa non può esistere”.
Gli interpreti sono Claudio Mugnaini, Matteo Tavini, Costanza Renai, Francesca Lazzeroni, Dielli Hoxha, Cristina Rosa, Keren Or Davidovitch, Claudio Giovani, Omar Cepparolli, Lorenzo Martinuzzi, Simone Balducci, Michele Mignone, Sara Bogi. Maestri sostituti al pianoforte: Antonella Bellettini, Guglielmo Pianigiani, Claudia Gori. Suona l’ Unconventional Orchestra di Amat diretta da Concetta Anastasi. Regia Sergio Basile; regista collaboratore Yuri Napoli; disegno luci Pietro Sperduti; coordinamento tecnico Samuele Batistoni; tavole illustrate e video Spartaco Ripa; suono Vito Russo. Riprese Lorenzo Bianciardi.
Info e biglietti Biglietti interi 20 euro, ridotti 10 euro (under 35). Possibile prenotazione online su Ticketone-Teatro dei Rinnovati e presso la biglietteria del Teatro, Piazza Il Campo (entrata dal Cortile del Podestà).