La Storia del Soldato di Stravinskij ai Rozzi, con la partecipazione straordinaria di Vincenzo Bocciarelli. Un’opera che parla al pubblico di oggi, tra temi esistenziali, web, social network e tecnologia.
Va in scena al Teatro dei Rozzi mercoledì 14 novembre alle 21.00 il secondo appuntamento prodotto da AMAT per la rassegna Siena in Opera – Teatro in Musica, voluta dal Direttore artistico Bocciarelli per i Teatri di Siena.
Storia del soldato di Igor Stravinskj, è una pièce per orchestra da camera, tre attori e danzatrice, che si ispira al teatro povero di inzio ‘900, itinerante, fatto di orchestrine, qualche attore e pochi oggetti di scena.
Protagonisti di questa produzione Vincenzo Bocciarelli, Enrico Costantini, Paola Benocci, anche regista, e Nicole Perfigli del Balletto di Siena diretto da Marco Batti; l’orchestra da camera è quella di AMAT con la direzione di Concetta Anastasi.
La storia richiama i temi del Faust di Goethe o de Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Una fiaba senza tempo, che pone molte domande. Al centro c’è un oggetto in grado di realizzare qualsiasi desiderio. Ma, ovviamente, tutto ha un prezzo.
“Ciò che rende questa storia moderna è il tema dell’inganno e delle dipendenze”, dice la regista Paola Benocci. “Abbiamo immaginato che l’oggetto magico, che nella storia originale è rappresentato da un libro, sia uno smartphone. Questo, pur nel rispetto della musica e della trama originali, ci permette di parlare di temi come i social network, l’invadenza del web e il controllo sulle abitudini delle persone attraverso la tecnologia. L’opera è stata proposta in forma laboratoriale all’interno del progetto Regeneration Opera ad alcune scuole superiori della Provincia, riflettendo con i ragazzi sul rapporto con il web, i social, sui rischi di questi strumenti e di come gli stessi possono essere invece usati in maniera sana. La risposta che abbiamo ricevuto è stata sorprendente. Questa messa in scena fa tesoro anche delle riflessioni emerse insieme ai ragazzi”.
Vincenzo Bocciarelli racconta: “Sono molto contento di avvicinarmi di nuovo a quest’opera, una meravigliosa commistione tra parola e musica, una peculiarità del teatro che amo profondamente e che è una caratteristica anche di AMAT, con cui ho il piacere di collaborare di nuovo come attore dopo il successo estivo di Pierino e il lupo. Sono entusiasta poi di lavorare con Paola Benocci, che ho ritrovato a Siena dopo tantissimi anni, con cui ho condiviso gli studi strehleriani: questo rappresenta un cerchio che si chiude e si riapre verso nuove sfide”.
Biglietti acquistabili alla biglietteria dei Teatri di Siena e online su TicketOne.