Un testo classico di incredibile contemporaneità, una grandiosa rappresentazione del carattere instabile, precario e illusorio della realtà; dove una definizione univoca della natura, della vita, dell’uomo risulta essere non solo antistorica ma addirittura impossibile.
Il mondo, l’umano, va al di là della compattezza e dell’univocità, ma trova la sua essenza più profonda e specifica nell’ambiguo, nel non risolto, nell’ibrido, in definitiva nella complessità.
Ovidio compone un canto senza interruzione delle favole antiche, dove le storie nascono l’una dall’altra, si intrecciano e riaffiorano velocissime.
Una sorta di enciclopedia in movimento dei racconti più famosi dell’antichità. Dove, e risiede proprio qui il suo tratto universale che gli ha consentito di parlare lungo le epoche, si concentrano tutte le passioni e le infelicità che regnano nel mondo degli esseri umani.
Performer, musicisti: Mugen Yahiro, Naomitsu Yahiro, Tokinari Yahiro.
Voce recitante: Nina Pons. Regia e adattamento: Andrea Baracco.
Come per tutti gli spettacoli della Rassegna estiva dei Teatri di Siena, l’ingresso è libero.
Direzione artistica di Vincenzo Bocciarelli.
Coordinamento di AMAT.