Le socie - AMAT

Le socie di Amat

Francesca Lazzeroni

Direzione generale e amministrazione

Sono fondatrice e amministratrice di Amat. Mi sono laureata in Direzione di Coro, Composizione corale e Canto lirico, intraprendendo la carriera artistica. Poi ho cominciato, quasi per gioco, a occuparmi anche dell’allestimento e dell’organizzazione di progetti musicali e mi sono appassionata a questa attività, soprattutto perché mi dava la possibilità di conoscere molte persone, di studiare e di crescere nei più vari ambiti, collaborando con realtà sociali e enti culturali. 

Ho proseguito occupandomi di Imprenditorialità musicale all’Accademia della Scala dove mi sono convinta che questa attività avrebbe sempre affiancato quella artistica. Il mio intenso lavoro come imprenditrice culturale è sostenuto dalla passione per la musica e dall’ arricchimento continuo grazie alla collaborazione con i miei colleghi, compagni di quest’avventura.

Sono profondamente convinta che la forza dell’impresa culturale stia nella bellezza dei contenuti che trasmette e nei rapporti umani che è in grado di costruire. Insomma, credo in un’idea di cultura dinamica, che diventa impresa, non solo per autosostenersi, ma anche per crescere in valore e in capacità di creare ricchezza per la società, immateriale e concreta.

Concetta Anastasi

Direzione artistica

Sono nata musicista. Non lo dico per scherzo, visto che già a quattro anni dopo aver ascoltato  un piccolo brano al pianoforte tornai a casa nella piena convinzione che da grande avrei fatto questo mestiere!

Così è stato: prima pianista, poi compositrice, direttore di coro e d’orchestra, passando per gli studi da Napoli, Pescara, Roma, Siena…

Insegno da anni nei Conservatori italiani e dopo aver vagato in tante regioni e sedi diverse da sud a nord, mi sono finalmente fermata a Firenze, al Conservatorio “Luigi Cherubini”, dove insegno Direzione di coro e Composizione corale dal 2002.

Ho iniziato a scrivere musica a 16 anni; dapprima per pianoforte, poi, incoraggiata dal vivace ambiente artistico della Napoli della mia giovinezza, per le formazioni più svariate, fino ad approdare all’opera lirica.

Altra mia passione la Direzione d’orchestra, raccontare come approdai al mio primo corso di Direzione è una lunga storia e chissà che un giorno non ve la racconti…

 

Da anni con Francesca Lazzeroni portiamo avanti progetti artistici Unconventional realizzando opere musicali e di teatro musicale, sotto il segno della contaminazione di stili e di epoche.

Essere parte attiva di Amat significa dare valore e concretezza alle proprie idee, idee visionarie in una società come la nostra che stenta a riconoscere il giusto posto che l’arte e la cultura occupano nella crescita e nel benessere dell’essere umano.

Creare musica, modellarla, realizzarla e condividerla con gli altri non è tanto diverso da costruire un oggetto e immetterlo sul mercato; ciò che fa la differenza è la qualità del prodotto e la sua capacità di far stare bene le persone, sia coloro che partecipano alla costruzione, che coloro che ne usufruiscono!

 

Costanza Renai

Progettazione e pubbliche relazioni

Cantare e fare musica è sempre stata la mia passione, un divertimento, un passatempo, la consolazione dei giorni grigi; in terza media abbracciata alla mia chitarra canto per la prima volta davanti ad un vero pubblico. Mi piace! Continuo a farlo per piacere fino a quando capisco che voglio scoprire di più di questo misterioso strumento che è la voce. Il primo incontro con la lirica è una folgorazione.

 

Dopo un anno di lezioni nella scuola del mio paese, preparo l’ammissione per il Conservatorio e il sogno diventa realtà! La mia formazione continua tra Firenze e Roma, cercando di imparare e fare miei i segreti dei Grandi.

Ho sempre avuto un pensiero fisso: riuscire ad affiancare l’attività artistica a quella didattica, perché insegnando si ha la possibilità di entrare in profondo contatto con gli altri, un’occasione unica per arricchirsi vicendevolmente.

 Essere una cantante lirica oggi è la scommessa di riuscire a coinvolgere un pubblico non solo di “addetti ai lavori”, di essere riconosciuti dalla società grazie alla possibilità della musica di innovarsi e contaminarsi. L’incontro con Francesca Lazzeroni avviene sui banchi di scuola o meglio nell’aula di arte scenica e, negli anni, abbiamo consolidato un sodalizio non solo musicale.  

Far parte di Amat oggi rappresenta dunque la prosecuzione di qualcosa iniziato tanto tempo fa, con la voglia di mettersi in gioco e sperimentare linguaggi in grado di comunicare con il mondo attuale.

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