Tutto esaurito e applausi a non finire per i giovani e giovanissimi interpreti della fiaba musicale Il Re dei Pavoni di Concetta Anastasi, andata in scena domenica 29 al Teatro dei Rozzi, una coproduzione Amat-Teatri di Siena. Un entusiasmo che si è visto da subito, appena l’orchestra ha attaccato le prime note già conosciute dai bambini. Pubblico eterogeneo, moltissime famiglie, giovani venuti a sostenere i loro coetanei sul palco, adulti attirati da un Calvino inedito.
Lo spettacolo fa parte di un progetto sperimentale di divulgazione partito lo scorso anno e ha coinvolto fino ad ora alcune Scuole della Provincia, ma l’idea di Amat è di allargarlo prima possibile a molti più Istituti. I bambini della Primaria sono stati preparati con incontri a scuola e sono stati coinvolti direttamente nella preparazione dello spettacolo, anche grazie ai laboratori svolti al Museo del Santa Maria della Scala. Una fiaba musicale “delicata come una carezza” ci suggerisce una signora all’uscita del teatro. Molti gli elementi che hanno dato valore a questa produzione: primo fra tutti il contributo dei bambini nel costruire la coloratissima coda del pavone, l’orchestra, il gruppo vocale, i freschi giovani attori, i costumi e gli oggetti di scena realizzati artigianalmente da Ilaria di Meo. Il tutto, grazie all’ efficace messa in scena di Paola Benocci, che ha incantato il pubblico per circa un’ora, riuscendo a coinvolgere anche i più piccoli in un alternarsi di musica, recitazione e canto davvero godibilissimi.
Contagiato dall’entusiasmo dei bambini anche Carmine Elia, (regista di Mare Fuori e di molte altre serie di successo) che, presente tra il pubblico, ha apprezzato la bravura degli interpreti e la messa in scena.
“La sperimentazione sta dando buoni frutti”, dicono le rappresentanti di Amat, “desideriamo continuare con questa virtuosa collaborazione con le Scuole, il Comune e la Fondazione Santa Maria della Scala. Vedere così tanti bambini a teatro felici ed entusiasti riscalda il cuore e ci conferma che, oggi, tra Nintendo e Play Station i bambini hanno ancora bisogno delle fiabe”.